Seminario 9 ottobre 2021 con Lesley Caldwell: “Amata solitudine. Amara solitudine” La capacità di essere solo nel bambino e nell’adulto. Riflessioni tra lo sviluppo e la clinica


“La capacità di essere solo” è il titolo di un lavoro di Donald Winnicott, noto pediatra e psicoanalista inglese, del 1957. Scrive che “…nella letteratura psicoanalitica è stato scritto di più sulla paura si essere solo o sul desiderio di essere solo che non sulla capacità di essere solo…Mi pare che a questo punto il tempo sia più che maturo per una discussione sugli aspetti positivi della capacità di essere soli”.

In questi tempi abbiamo dovuto tutti subire un restringimento delle nostre possibilità di stare insieme. Il distanziamento non è stato solo fisico, ma talvolta anche emotivo. Ha messo duramente alla prova la nostra capacità di essere soli, in compagnia dei nostri pensieri e delle nostre emozioni connessi al sentimento di solitudine che ne deriva. Cosa ci ha permesso di affrontare tutto questo senza crollare? Che cosa invece ha fatto sì che dovessimo esprimere l’angoscia dello stare in solitudine facendo ricorso ad un sintomo?

Tenteremo di capire come si sviluppa nel bambino la capacità di essere solo, uno dei segni più importanti di maturità nello sviluppo affettivo, quale importante ruolo abbia la coppia genitoriale in questo processo e come, di questo cruciale passaggio dello sviluppo infantile, se ne possano vedere i riflessi nella psicoterapia sia esso del bambino, dell’adolescente e dell’adulto.